Le petit déjeuner

redazione |
27 Apr, 2020 |

Home » Le petit déjeuner

Mio padre lavorava tantissimo sette giorni su sette per tutto l’anno,

alla sua famiglia non voleva far mancare nulla. Lavorava dal mattino presto alla sera, per lui il lavoro era una passione, che piano piano rischiava diventare una missione. Durante l’inverno ci mandava in montagna a sciare, in estate al mare, e lui niente, lavorava. Nel mese di settembre si concedeva una piccola pausa, organizzava dei viaggetti con tutta la famiglia, in automobile, una Fiat 1800 di colore blu.

Tra i tanti viaggi ne ricordo uno in particolare: eravamo in Svizzera, e così decise di farci trascorrere una notte in un lussuoso albergo di San Maurizio, meglio conosciuto come St. Moritz, nel cuore dell’affascinante valle dell’Engadina.

Confessione di un piccolo misfatto

Arrivammo nel tardo pomeriggio e dopo le formalità di benvenuto occupammo due bellissime camere comunicanti. A noi, bambini, ci sembrava di entrare in una fiaba, tanto era bello. Trovammo le nostre valige nelle camere e mamma iniziò a sistemare i ricambi di biancheria e tutto quello che serviva per essere eleganti per la cena.

Io invece uscii nel larghissimo corridoio per dare una sbirciatina e notai, che davanti ad ognuna delle porte delle camere c’erano alcune paia di scarpe da montagna, messe in buon ordine. Non ne capivo il motivo e fu che allora iniziai a portarle in uno sgabuzzino al piano. Non mi sembrava elegante vedere tutte quelle pedule un po’ sporche. Non sapevo che erano pronte per essere lucidate da un addetto, per essere pronte per il giorno successivo.

Lascio immaginare che cosa successe. Vedendo il caos innescato, confessai a mamma il misfatto, e dopo una buona lavata di capo, tutto tornò in ordine, non senza qualche problema.

Le Petit Déjeuner

Il mattino seguente, al risveglio, sentimmo un bussare discreto alla porta, mamma aprì, papà era in bagno a radersi la barba, ed entrarono due camerieri per servirci le “Petit Dejeuner”. Una tovaglia di lino copriva un tavolo rotondo, montato al momento da due cameriere, che iniziarono ad imbandirlo con ogni ben di dio. Caraffe in argento massiccio con le spremute di ogni genere, latte, caffè,  cioccolata fumante, poi teiere con acqua bollente, confetture ai frutti di bosco, torte appena sfornate, croissant, biscotti al burro, panetti di burro color giallo intenso, profumatissimi, fette di pane tostato, uova strapazzate, insomma c’era da perderci la testa. Usciti i camerieri ci fu la carica dei 101. Tovaglioli, anch’essi di lino, fecero una brutta fine, subito macchiati di cioccolato e di ogni altra cosa.

Il burro, però, mi rimase impresso nella memoria, tanto era dolce, soave, un vero capolavoro. Iniziai a imburrare una prima fetta di pane di segale, poi una seconda, una terza, alla quarta con un coltello con il manico di osso spalmai la confettura ai frutti di bosco; fu un’apoteosi, un ricordo indelebile.

 
La Capr’Allegra, a Gallio sull’altopiano di Asiago

Da quel mattino di anni ne sono passati tanti, ma, poco tempo fa, ho rivissuto l’emozione di quel Petit Déjeuner.

Mi trovavo sull’Altopiano di Asiago ospite di Stefano, un amico fraterno, nella sua locanda sopra il paese di Gallio, la Capr’Allegra. Un dolce profumo di caffè mi svegliò, mettendomi buon umore. Una doccia e via giù a fare colazione. Stefano, attentissimo ai particolari, aveva preparato tutto in modo perfetto ed elegante: torte, ancora calde, preparate da Giovanna, bravissima pasticcera e chef di cucina, i suoi biscotti profumatissimi, disposti sotto campane di vetro, splendidi salumi, affettati da una affettatrice d’epoca sorretta da un gran piedistallo, formaggi di malga, ma ecco in bella mostra ciotole in porcellana dove le confetture di ogni genere di frutta luccicavano davanti ad un panetto di burro dello stesso colore e profumo di quello del Grand Hotel di St. Moritz.

Presi una fetta di pane caldo, la imburrai e chiusi gl’occhi. Ero ritornato bambino, seduto al tavolo del Petit Dejeuner svizzero.

Senza esitare presi un’altra fetta di pane, la imburrai, coprendola con una dolce confettura ai frutti di bosco. L’emozione fu tale che mi tremavano le mani, brividi correvano lungo la schiena. Ero felice, quel mattino me lo ricorderò, come quel mattino di tanti anni fa.

Chiesi subito la provenienza del burro e della confettura, e Stefano, senza indugiare, mi elencò i due produttori. Il Burro, denominato Burro Superiore, è dei Fratelli Brazzale, la più antica famiglia di Mastri Burrai di Zanè, un piccolo paese ai piedi delle Prealpi Vicentine, le  confetture invece provenivano da un’altra famiglia importante di Asiago, la Rigoni di Asiago per l’appunto. Dopo cinquanta e passa anni avevo ritrovato il mio Sacro Graal, nella piccola St Moritz di Stefano.

 

La Capr’Allegra

Via Colle del Gastagh, 4

36032 Gallio (Vicenza)

Tel.: +39 0424 1946250

Cell.: +39 335 5483995

info@lacaprallegra.it

www.lacaprallegra.it

Ti potrebbe interessare anche…

Gelato al formaggio Blu di Cuneo

Gelato al formaggio Blu di Cuneo

di Roberto Peris e Emanuela Bulgari Il pensiero del gelato al formaggio girava nella nostra mente da un po’ di tempo ma è d’inverno, quando il nostro lavoro stagionale si ferma, che il crogiolo di idee prende forma. Così, abbiamo prima creato le ricette del gelato al...

Antica fattoria La Parrina

Antica fattoria La Parrina

Alla scoperta del magico mondo dell'antica fattoria La Parrina, fatto di storia, di tradizioni, di cultura e di natura incontaminata Un po’ di tempo fa, in occasione di una degustazione di formaggi, ebbi modo di assaggiare un formaggio erborinato di pecora, il Guttus,...

Panettone che viene dalle terre lontane

Panettone che viene dalle terre lontane

di Rocco Costanzo Panettone è un prodotto tutto italiano? Tantissime sono le specialità che si riconoscono come italiane, dalla pasta alla pizza, solo per citare le più famose. Tra queste, c’è anche il Pan di Toni, meglio conosciuto come il panettone milanese, che è...

Cum panis. Il pane, compagno della nostra tavola

Cum panis. Il pane, compagno della nostra tavola

di Saverio Santi Tesi di Laurea di Paola Bragagnolo, Scienze e Tecnologie Alimentari Pane e pomodoro, pane e salame, pane e formaggio … Cosa meglio del pane può accompagnare i migliori prodotti della nostra tavola? I cereali sono da millenni alimenti base per l’uomo....

Botalla una storia di famiglia

C’è una storia di famiglia, nel cuore dei formaggi Botalla. Una storia che tramanda la qualità, i sapori e i valori che contano. Con questa passione per la tradizione, la famiglia Bonino porta nel mondo il gusto autentico del Piemonte.   UNA STORIA DI VALORI Era il...

SFOGLIA LA RIVISTA

ABBONATI

POST RECENTI

Gelato al formaggio Blu di Cuneo

Gelato al formaggio Blu di Cuneo

di Roberto Peris e Emanuela Bulgari Il pensiero del gelato al formaggio girava nella nostra mente da un po’ di tempo ma è d’inverno, quando il nostro lavoro stagionale si ferma, che il crogiolo di idee prende forma. Così, abbiamo prima creato le ricette del gelato al...

B2Cheese

B2Cheese

IL 25 E IL 26 SETTEMBRE A BERGAMO TORNA B2CHEESE – FROM MILK TO MARKET L’unica fiera internazionale b2b italiana dedicata al lattiero-caseario Organizzata insieme a Promoberg e nata da un’idea di Francesco Maroni e Alberto Gottardi, presidente e vicepresidente di...

Risotto col “Tastasal” e Parmigiano Reggiano Bonat

Risotto col “Tastasal” e Parmigiano Reggiano Bonat

Il Parmigiano Reggiano Bonat 36 mesi arricchisce uno splendido risotto con il Tastasale. RISO VIALONE NANO TENUTA MARGHERITA Lavorazione a pietra di secondo grado®  Antica varietà molto pregiata dai chicchi tondeggianti simili a piccole perle, adatto alla preparazione...

SPONSORS

B2Cheese

B2Cheese

IL 25 E IL 26 SETTEMBRE A BERGAMO TORNA B2CHEESE – FROM MILK TO MARKET L’unica fiera internazionale b2b italiana dedicata al lattiero-caseario Organizzata insieme a Promoberg e nata da un’idea di Francesco Maroni e Alberto Gottardi, presidente e vicepresidente di...

Grana Padano DOP

Grana Padano DOP

Il Grana Padano DOP: un prodotto unico Non esiste nessun’altra classificazione casearia che può utilizzare il termine “grana”. Ed è per questa ragione che il nome di questo formaggio italiano andrebbe sempre pronunciato per intero: Grana Padano. Ma si sa, quando un...

Bonat

Bonat

Formaggio con il latte delle nostre mucche Mi presento, sono Giorgio Bonati e con mio figlio Gianluca conduco la nostra azienda agricola nella campagna parmense. La nostra una famiglia di agricoltori e allevatori da quattro generazioni. Oggi abbiamo circa 100 mucche...

Caseificio Pennar

Caseificio Pennar

Caseificio Pennar, una grande azienda, una realtà importantissima dell'Altopiano di Asiago 7 Comuni Oggi il Caseificio Pennar è un’importante realtà dell’Altopiano, con ben tre punti vendita. Il latte di altissima qualità proviene esclusivamente dagli allevatori...

Valsamoggia

Valsamoggia

Il Caseificio Valsamoggia nasce nel 1974 e da tre generazioni crede fermamente nella qualità e genuinità dei propri prodotti con la passione di sempre. Il nostro obiettivo è guardare al futuro con la determinazione di fare sempre meglio mantenendo inalterata la...