Spesso, nel mio continuo Camminare la Terra dei Formaggi, mi capita di fermarmi nella bella Biella.
Una città che mi ha sempre affascinato, grazie alla sua lunga storia, alle sue tradizioni, al suo territorio ai piedi delle Alpi, ma soprattutto ai suoi formaggi.
Ma prima di entrare nel Caseificio Botalla e nel attiguo birrificio Menabrea, voglio andare a scoprire un luogo davvero particolare, il Santuario di Oropa. Lasciato il centro di Biella, si sale per 13 chilometri verso le montagne. Quando si arriva, il Santuario ti accoglie in tutta la sua maestosità e grandiosità. Venne edificato nel IV secolo per opera di Santo Vescovo di Vercelli Eusebio, ritiratosi tra queste montagne per sfuggire alle persecuzioni. Nel corso dei secoli sono state aggiunte altre parti come lunghissimi porticati, scalinate, cappelle, chiese, in una delle quali è conservata la Madonna Nera, una scultura in legno di cirmolo, recuperata secoli fa a Gerusalemme sotto alle macerie. Il Santuario Mariano mi toglie il respiro, sento una sorta di aria di mistero che aleggia intorno a me.
Faccio ritorno nel centro storico di Biella, bei negozi e Caffè che ti fanno ritornare alla Belle Epoque, uno in particolare il Caffè Pasticceria Ferrua. Eleganti mobili in stile, specchi e comode poltroncine creano un atmosfera accogliente che ti invoglia ad assaggiare i deliziosi Canestrelli, finissimi wafer ripieni di cioccolato, una delizia.
A due passi dalla pasticceria eccomi davanti al Caseificio Botalla e il Birrificio Menabrea, due cardini per l’economia Biellese.
Il Birrificio vide la luce nel 1846, mentre il Caseificio cento anni più tardi, nel 1946. Nel 1978 la famiglia Bonino rileva lo storico marchio Biellese, continuando l’arte casearia, legata ad un territorio bellissimo, generoso, dove gli animali pascolano liberamente, donando un latte di altissima qualità. Mi accolgono sempre con grande gioia, è una famiglia unita, gentile, che ti mette subito a tuo agio. Il papà Sandro e mamma Maria Teresa sempre al lavoro aiutati dai figli Andrea Simona e Stefano, che si occupano, chi della produzione, chi della commercializzazione, chi dell’amministrazione, insomma, il tempo libero è poco.
Oltre ai formaggi storici, come il Maccagno, Botalla ha creato una nuova linea di formaggi aromatizzati alla curcuma, al curry, ai fiori, allo zenzero, al pepe colorato.
La solida amicizia tra il Caseificio e il Birrificio qualche anno fa viene suggellato dal formaggio Sbirro dove il latte incontra i cereali indispensabili per la produzione della birra. Andrea mi accompagna nelle storiche cantine di stagionatura, rivestite di sughero per mantenere umidità e temperatura controllate. I formaggi riposano su assi di abete rosso, parliamo piano per non disturbare il lungo sonno dei formaggi.
Un altro formaggio che mi colpì è il Lunatico per produrre il quale tutte le operazioni, dalla mungitura, alla produzione ed infine alla stagionatura, vengono svolte seguendo le variazioni delle fasi lunari, antiche tradizioni legate al sapere contadino.
Attraversiamo la strada, ed eccoci nel cuore della birreria. Ad attenderci Franco Thedy, l’anima del birrificio. Subito spina in bellissimi boccali una birra cruda di rara bontà. La loro nuova iniziativa comune è la creazione di un museo dedicato alla birra e al formaggio. Un percorso didattico per capire questi straordinari mondi. All’interno – antichi attrezzi e molte altre curiosità, e poi un negozio dove poter acquistare formaggi, birra, libri e mille altre cose.
Devo partire, devo ammettere malvolentieri. Con queste famiglie mi ci trovo proprio bene, e sono sicuro che quando ritornerò sicuramente mi aspetterà qualche sorpresa, magari un cheese e beer bar.
Botalla Formaggi
Via R. Germanin, 5
13900 Biella
Tel +39 015 263 53 / 281 63
Testi: Alberto Marcomini
Foto: Paolo Castiglioni